Descrizione
I Disticha di Maffeo Vegio. Preliminari all’edizione critica intende offrire una disamina completa della tradizione dei Distichorum libri duo, una raccolta di epigrammi latini, costituiti ciascuno da un solo distico elegiaco, composta dall’umanista Maffeo Vegio nel secondo quarto del Quattrocento. Dopo una prima parte, contenente la descrizione dettagliata dei manoscritti e dell’edizione moderna che tramandano il testo, l’attenzione si focalizza, nella seconda parte del lavoro, sull’analisi dei rapporti di parentela tra i vari testimoni; l’indagine culmina in un’ipotesi di stemma codicum che ha condotto all’edizione critica della raccolta corredata di commento e traduzione italiana dei testi, curata dalla stessa Autrice del presente contributo.
Nicolle Lopomo è dottoressa di ricerca in Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento (Firenze 2013). Durante la sua collaborazione con l’Università, si è occupata principalmente dello studio della tradizione filologica delle maggiori raccolte poetiche in latino di Maffeo Vegio, umanista quattrocentesco originario di Lodi, pubblicando in merito vari articoli su rivista e partecipando a convegni e colloqui internazionali. Si è anche dedicata allo studio dell’esegesi rinascimentale di Orazio, in particolare del Commento di Iodoco Badio Ascensio all’opera del poeta latino. Attualmente insegna materie letterarie nella scuola secondaria di primo grado.
Sommario: Tavola delle abbreviazioni bibliografiche | Introduzione | I PARTE I CODICI | I codici | II PARTE STORIA DEL TESTO | I rapporti tra Elegie e Distici | Le varianti d’autore arcaiche | Il codice F e gli altri testimoni di area fiorentina | Fluidità variantistica dei codici Lu Ox2 | Il codice Ric e le sue varianti | α’, un secondo archetipo ‘‘in movimento’’ | Il codice T | L’edizione di Luigi Raffaele del 1909 | La tradizione estravagante dei Distichorum libri | Costituzione e rappresentazione dello stemma codicum | Abstract
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