Descrizione

Perché? Ti scrivo perché ho scoperto che c’è ancora un domani

Perché? Questa è la domanda che abbiamo posto ai detenuti di tutte le carceri e Istituti per minori in Italia. Il tema della XVII Edizione del Premio Carlo Castelli, promosso dalla Federazione Nazionale Italiana della Società di San Vincenzo De Paoli Odv, ha invitato i detenuti scrittori a riflettere su una domanda aperta e provocatoria, aiutandoli a rielaborare il proprio passato e a prendere le distanze dagli errori commessi. Per non lasciarli soli in questo percorso, abbiamo aggiunto una seconda parte al titolo: Ti scrivo perché ho scoperto che c’è ancora un domani. Un domani che rappresenta non solo la libertà recuperata, ma anche la consapevolezza che si può vivere da liberi dentro e che il cambiamento è possibile anche durante la detenzione. Il motto della Società di San Vincenzo De Paoli è serviens in spe, al servizio nella speranza. Riteniamo fondamentale portare una luce di speranza a chi vive l’esperienza della detenzione. Le statistiche delle morti in carcere, sebbene provvisorie, parlano di 67 suicidi aggiornati al 23 agosto 2024, contro un totale di 69 per tutto il 2023. Una tendenza in crescita che ci ha spinto a proporre un tema non solo aperto, ma aperto alla speranza. Attraverso questi racconti e l’operato dei nostri volontari nelle carceri, vogliamo offrire un percorso condiviso che aiuti i detenuti a sentirsi meno soli durante la loro reclusione. Speriamo che questi testi possano sensibilizzare la società civile e stimolare azioni volte al reinserimento di chi ha scontato la propria pena. Pensiamo anche alle famiglie dei detenuti, senza dimenticare le vittime dei reati e i loro cari. I delitti, indipendentemente dalla loro gravità, non si giustificano mai, ma è necessario conoscere e curare il contesto in cui sono stati commessi. La Società di San Vincenzo De Paoli fa parte di una straordinaria rete di associazioni di volontariato, presente ogni giorno accanto a chi vive in gravi difficoltà, con coraggio e ostinazione, nella speranza di donare luce a coloro che convivono con il buio da troppo tempo.