Accesso aperto

La comunità scientifica e l’editoria accademica verso l’accesso aperto

Il movimento spontaneo dell’accesso aperto ha fatto conoscere al mondo l’esigenza che la ricerca non debba essere vincolata da barriere economiche:

[…] Rimuovere le barriere di accesso a tale letteratura [scientifica] produrrà accelerazione nella ricerca, arricchirà l’istruzione, consentirà di condividere la conoscenza del ricco con il povero e del povero con il ricco, permetterà di utilizzare al meglio i risultati e porrà le fondamenta per unire l’umanità in una conversazione intellettuale comune e in una comune ricerca di conoscenza.

Dichiarazione di Budapest per l’accesso aperto
(trad. di Paola Castellucci)

Anthology Digital Publishing, in linea con la definizione data dalla Budapest Open Access Initiative di accesso aperto, si impegna a distribuire le proprie pubblicazioni con accesso libero e gratuito, così che ci sia immediata condivisione della ricerca scientifica da parte dei ricercatori e dei lettori di tutto il mondo.

Open spaces – Spazi aperti per le nuove pubblicazioni

I testi pubblicati sono stati in precedenza sottoposti a un controllo redazionale che ne abbia verificato la coerenza con le buone prassi di citazione della comunità scientifica internazionale e a un editing integrale che ne abbia visionato anche la conformità con le norme editoriali.

Alla pubblicazione, in accordo con l’Autore, è assegnata una licenza Creative Commons che tutela il diritto d’autore e la proprietà intellettuale dell’opera, attraverso un sistema basato sul copyleft (permesso d’autore) che può essere applicato a tutti i tipi di opere di ingegno, secondo la logica del some rights reserved (“alcuni diritti riservati”) in contrapposizione al concetto di copyright all rights reserved (“tutti i diritti riservati”).

 

Il set di licenze Creative Commons

Le licenze Creative Commons sono un set di licenze ideate per gli Autori e Detentori dei diritti relativi al contributo per dare il permesso pubblico di condividere (share) e modificare (remix) il proprio lavoro creativo.

Le licenze sono pensate con diversi livelli di apertura, si va dalla licenza più aperta, la licenza CC0 (CC Zero) che inserisce l’opera tra quelle di pubblico dominio (public domain), sino alla combinazione di quattro clausole che indicano le condizioni di utilizzo dell’opera:

  • BY (Attribuzione) si dà il permesso condividere e modificare il proprio materiale con qualsiasi mezzo e formato, per qualsiasi fine, anche commerciale, a patto che sia indicata la menzione di paternità dell’opera creativa;
  • NC (Non commerciale) si dà il permesso di condividere e modificare il proprio materiale, ma non sono consentiti usi commerciali dell’opera creativa;
  • ND (Non opere derivate) si dà il permesso di condividere e modificare il proprio materiale, non sono tuttavia consentite opere derivate o rielaborazioni;
  • SA (Condividi allo stesso modo) si dà il permesso di condividere e modificare il proprio materiale, a condizione che l’opera sia distribuita con la stessa licenza.

Tutte le sei combinazioni delle licenze CC in uso prevedono l’Attribuzione dell’autore dell’opera (BY), ovvero si deve citare il nome dell’Autore, possibilmente collegandolo con un link (il codice ORCID garantisce quindi una corretta attribuzione), il titolo dell’Opera, indicando inoltre se si tratta di un lavoro originale o di un adattamento e prevedere un link alla licenza usata.

Creative Commons Licenses – Le sei licenze CC in uso e la Public Domain con la sintesi dei permessi (Fonte: Foter, CC BY-SA 3.0)

La reperibilità delle pubblicazioni OA

Anthology Digital Publishing lavora alla produzione e gestione di metadati per permettere la massima disseminazione del libro, così che sia colmato il divario tra disponibilità e reperibilità delle pubblicazioni.

Per far sì che i documenti siano facilmente reperibili in rete, promuoviamo il deposito nei repository istituzionali (IR) secondo lo standard OAI-PMH e nelle directory internazionali più importanti del sistema OA, come ad esempio:

  • DOAB (Directory of Open Access Books), un servizio che persegue l’obiettivo principale di aumentare la visibilità dei libri Open Access di editori accademici e massimizzarne la diffusione, la visibilità e l’impatto;
  • OpenDOAR (Directory of Open Access Repositories), un aggregatore di repository ad accesso aperto in tutto il mondo, che ha lo scopo di migliorare e supportare le attività accademiche e di ricerca della comunità globale;
  • ROAR (Registry of Open Access Repository), un registro che promuove lo sviluppo dell’accesso aperto fornendo informazioni sullo stato e sulla crescita dei repository in tutto il mondo;
  • OpenAIRE, un’iniziativa europea che mira a sostenere le politiche dell’accesso aperto, al fine di rendere disponibile per tutti la maggior parte della ricerca finanziata da paesi dell’UE, tramite il portale OpenAIRE;
  • OpenEdition, un’infrastruttura internazionale nata in Francia, dedicata alla diffusione delle pubblicazioni in Open Access della ricerca accademica negli ambiti delle Scienze Umane e Sociali. Nel 2014 è stato lanciato il progetto anche in Italia con la piattaforma OpenEdition Italia.